È morto Vincenzo Spera, presidente di Assomusica: il noto manager è stato ucciso in un incidente stradale.
Lutto nel mondo della musica italiana: è morto Vincenzo Spera, manager musicale e presidente di Assomusica. Aveva 70 anni. L’uomo è venuto a mancare in seguito a un incidente stradale avvenuto nella sua città, a Genova, durante la scorsa notte. A confermare il decesso è stata una nota dell’Ospedale San Martino: “La Direzione Sanitaria informa che è appena deceduto presso il punto di rianimo del Pronto Soccorso il noto promoter musicale Vincenzo Spera“.
Morto Vincenzo Spera, presidente di Assomusica
Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, il manager stava attraversando la strada quando, d’un tratto, è stato investito da un ragazzo in motorino che arrivava a grande velocità. Trasportato al Pronto Soccorso in codice rosso, l’uomo è stato sottoposto a vari tentativi di rianimazione. Purtroppo non c’è stato però nulla da fare.
“Una tragica notizia ha spezzato il sonno nella notte appena trascorsa: la morte di Vincenzo Spera. Uomo di spettacolo, musica, arte“, ha affermato il sindaco di Genova, Marco Bucci, che ha voluto ricordare anche il ruolo importante che Spera aveva avuto per la città: “Se Genova negli anni ha ospitato concerti di grandi artisti lo deve soprattutto alla sua tenacia, capacità e dedizione“.
Chi era Vincenzo Spera
Nome importante nell’ambiente della musica italiana, Spera era stato non solo il fondatore dell’agenzia DuemilaGrandiEventi, ma era diventato negli ultimi anni anche il presidente di Assomusica, l’Associazione degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli di Musica dal Vivo. Nel corso della sua carriera aveva, tra l’altro, avuto il merito di portare sui palchi italiani personaggi come Springsteen, Tina Turner, David Bowie e i Clash.
Il noto manager era stato rieletto a capo dell’associazione in un momento difficilissimo, nel 2020, quando le attività dal vivo erano state bloccate dalle regole vigenti per il Covid. In quel periodo buio era stato lui a lottare, con tutte le proprie energie, per fare in modo che un settore che sostiene moltissime famiglie potesse ripartire e non finisse per spegnersi completamente a causa di una pandemia che ha lasciato danni importantissimi alle proprie spalle. Per i suoi meriti in ambito professionale era stato insignito del titolo di Ufficiale e Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana. Il nostro pensiero va alla sua famiglia e alle persone che gli volevano bene.